lunedì 16 marzo 2015

Recensione: 'Violet' di Jessica Brody



Booktrailer del libro in lingua originale



'L'acqua è fredda e inesorabile
mentre mi lambisce la guancia.
Mentre mi sveglia battendo contro di me.
Mentre mi riempie la bocca del sapore salato della solitudine. 
Tossisco violentemente e apro gli occhi
osservando il mondo intorno a me.
Vedendolo per la prima volta.
Non è un mondo che riconosco.
Contemplo chilometri e chilometri di oceano blu scuro.
Punteggiato di grossi oggetti galleggianti. (...)
E poi ci sono i cadaveri. (...)
Chiudo gli occhi.
Le voci giungono un'ora dopo.
Dopo che è calata la notte. (...)
Una luce squarcia la nebbia fitta e mi acceca. (...)
Vengo avvolta in una spessa coperta blu.
-Come ti chiami?-
Magari lo sapessi.
-Sai dove ti trovi?-
Sollevo lo sguardo ma non vedo nient'altro un un'inutile distesa di stelle. (...)
E poi arriva la domanda che sveglia qualcosa nel profondo di me stessa.
-Sai che anno è?-
-Il 1609- sussurro con una convinzione infondata.
E poi svengo.'



Così è avvenuto il ritrovamento dell'unica superstite del volo 121 diretto a Tokyo. Un vero miracolo osa dire qualcuno, per la 'presunta' sedicenne senza documenti e senza nome che è riuscita a salvarsi da questo tragico incidente aereo. Ma per questa ragazza, -battezzata dal personale medico come Violet per via dello strano colore dei suoi occhi- questo non appare come un evento straordinario, ma come un vero e proprio incubo. Violet ha perso non solo la memoria, ma tutti i suoi ricordi, la sua vita, la sua vera identità. E nonostante le varie ricerche da parte delle autorità locali, nessuno riesce a trovare informazioni che la riguardano... 


Ma dopo gli sforzi per ricordare, la sofferenza di non avere accanto nessuno dei suoi familiari e infine la coraggiosa decisione di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare una nuova vita, ecco comparire un misterioso ragazzo che sostiene di conoscerla.

'Sento i farmaci entrarmi nel sangue. (...)
Ho le palpebre pesanti. Mi si chiudono gli occhi.
Lotto contro la stanchezza crescente. (...)
La stanza diventa sfocata.
Vedo qualcuno alla porta. Una sagoma.
Si muove verso di me. In fretta. Con urgenza.
Poi una voce. Profonda e bellissima.
-Riesci a sentirmi? Ti prego apri gli occhi.-
Qualcosa di tiepido mi tocca la mano.
Il calore mi pervade immediatamente il corpo. (...)
Mi sforzo di restare sveglia combattendo contro la nebbia.
E' una battaglia persa.
-Ti prego, svegliati.-
Adesso la voce è molto lontana.
Si sta smorzando rapidamente.
Riesco a malapena a vedere il volto di un giovane.
Un ragazzo. A pochi centimetri da me. (...)
Scorgo dei capelli scuri.
Occhi cordiali color acero. Un sorriso sbilenco.
-Ti conosco?-
Mi stringe la mano.
-Sì. Sono io. Ti ricordi?-
La risposta giunge ancor prima che possa tentare di replicare.
Riecheggia in un recesso della mia mente.
Sì.
Sempre sì.
-Non sarebbe dovuta andare così. (...)
Non dovresti trovarti qui.- (...)
Sento dei passi frenetici in fondo al corridoio,
 provenienti dalla sala delle infermiere. 
-Non preoccuparti- prosegue con un sussurro,
intrecciando le dita calde alle mie e stringendole.
-Ti farò uscire di qui.- (...)
Mi sforzo di aprire gli occhi per l'ultima volta 
prima che sopraggiunga l'oscurità.
E' sparito.'


'Violet' mi ha piacevolmente sorpresa. E' certamente un libro 'young adult', ovvero un romanzo classificato come adolescenziale, in quanto i protagonisti sono piuttosto giovani; tuttavia, da over trenta quale sono, ho letto questo libro con passione e sono molto curiosa di leggere gli altri due capitoli della serie -per chi ancora non lo sapesse, 'Violet' è il primo romanzo di una trilogia-.
In questa storia troverete un pò di tutto: avventura, suspense e ovviamente un tenero romanticismo, una sorta di Romeo e Giulietta in epoca moderna, con un tocco che potrei definire 'futuristico'... e leggendo il libro capirete a cosa mi riferisco.
Ho apprezzato lo stile fluido della Brody, il suo saper guidare il lettore attraverso la storia senza eccedere nei particolari, mantenendo l'attenzione sulle cose che si riveleranno essere quelle importanti per l'evolversi degli eventi; piacevoli inoltre i flashback di Violet che dinamizzano la lettura senza appesantirla. Se volete leggere qualcosa di diverso dal solito, vi consiglio caldamente questo libro, e aspettando di leggerne il seguito, non mi resta che augurare a tutti voi una buona lettura!

Nessun commento:

Posta un commento