mercoledì 19 marzo 2014

Recensione: "Mi si è fermato il cuore" di Chamed




"-C'era una volta un grande uomo
che sposò la donna dei suoi sogni.
Con il loro amore misero al mondo una bambina.
Era intelligente e allegra,
e il grande uomo le voleva molto bene. (...)
Questa bimba, prima di diventare una persona, 
era una stella che emanava una luce speciale.
Una sera, mentre era insieme alle altre stelle,
vide sulla terra due giovani innamorati e li scelse come genitori.
Si era catapultata nella vita del grande uomo e della donna dei suoi sogni,
mentre spargeva dietro di sè una scia di luce.
Per questo il grande uomo decise di chiamarla Chamed,
che vuol dire scia.-
Papà diceva:
-Crea un'energia d'amore intorno a te stessa,
ama il tuo corpo,
ama il tuo intero organismo.
Accettalo per ciò che è: questo è amore.
Se non rispetti te stessa 
non riuscirai a guardarti negli occhi.
Non importa quel che pensa la gente,
l'importante è cosa pensi tu.-"




Chamed è una bambina vivace e solare, per questo i suoi genitori si domandano se sia normale che dopo un semplice vaccino, la piccola sia così spenta, quasi apatica, fino al momento in cui suo padre decide di portare la figlia in ospedale: Chamed improvvisamente ha smesso di parlare e non riesce più a stare in piedi sulle proprie gambe. Già era sfuggita alla morte il giorno della sua nascita, grazie alla sua tempra forte e alle cure amorevoli dei genitori che le permisero di ristabilirsi, ma ora, dopo quattordici mesi dalla malattia, il destino è tornato a bussare alla sua porta, mettendola nuovamente alla prova... Il verdetto dei medici non lascia molte speranze per il futuro: la Poliomielite non ha pietà di nessuno, neppure di una bambina speciale come lei.


"La malattia aveva debilitato il mio sistema nervoso,
l'intera parte destra del mio corpo era paralizzata.
Il medico non nutriva molte speranze in una ripresa,
prevedeva che avrei trascorso il resto della vita su una sedia a rotelle.
Disse che pochi, praticamente nessuno,
riuscivano a tornare alla normalità. (...)
Sentivo che la mia venuta al mondo aveva portato,
chissà come e chissà perchè,
solo un'incessante pioggia di lacrime,
e che la mia nascita era simbolizzata da quella stagione in cui le foglie cadono
e poi il vento le fa mulinare,
insieme ai ricordi e ai rimpianti.
Com'è possibile che una bambina provi cose simili?
Anche se i miei genitori non mi hanno fatto mai sentire nè un'intrusa nè un'indesiderata. (...)
Papà mi amava al punto da ritenersi fortunato che io rimessi in vita,
sebbene paralizzata. (...)
Giurò che mi avrebbe dato lui la forza per affrontare ogni avversità,
che avrei nuovamente camminato e parlato
e che un giorno tutti mi avrebbero ammirato per la mia grazia 
e la mia bellezza."


Chamed grazie al sostegno di suo padre, che allieta le sue notti raccontandole storie e le dona fiducia in se stessa ogni giorno, riesce lentamente a recuperare la parola e a camminare. Persino la madre che si dà la colpa di una tale disgrazia per il "peccato" di essere rimasta incinta della figlia al di fuori del matrimonio, ora ritrova il sorriso e guarda con ammirazione la tenacia del marito che non ha mai smesso di credere nella guarigione della bambina ed è fiera della forza con cui la piccola ha affrontato negli anni l'ignoranza della gente nel trattarla come una povera storpia. 
Ma quando tutto nella vita di Chamed, ormai adolescente, sembra andare per il verso giusto, ecco che in un solo istante, qualcosa di tremendo sconvolge il suo mondo, nonostante l'amore incondizionato del giovane Giulio. 




Quali avvenimenti metteranno nuovamente a dura prova l'animo di Chamed? 
E cosa sarà costretta ad affrontare per ritrovare finalmente un pò di serenità?


Il mio commento

Chamed, nome della protagonista, nonchè pseudonimo dietro il quale si cela l'autrice di questo romanzo, ci racconta con una semplicità e un'innocenza quasi commovente la sua storia, una storia vera. 
Le parole sono quelle di una bambina che racconta attraverso i suoi occhi ciò che le accade intorno e cerca di spiegare i sentimenti contrastanti di dolore e di speranza che l'accompagnano in questo suo lungo viaggio, dalla malattia alla guarigione fisica, dall'essere solo una bambina emarginata al diventare una giovane donna.
Una favola moderna in stile "Biancaneve": una principessina amata e benvoluta da tutti, una famiglia meravigliosa che viene sconvolta da una tragica malattia, l'arrivo di una matrigna gelosa e cattiva che vuole farle del male e delle persone care che le si affezionano e cercano di strapparla a un nefasto destino... 
Ho letteralmente divorato questo libro, leggendolo senza mai fermarmi per una notte intera, perchè merita davvero tutta l'attenzione possibile. 
Probabilmente anche il vostro cuore si fermerà per un istante arrivando alla fine -di cui non intendo assolutamente parlare anche se francamente mi aspettavo un epilogo del tutto differente- ma credo che libri come questo ci aiutino a riflettere su molte cose e ci arricchischino l'anima.

2 commenti:

  1. Anch'io ho letto questo libro, durante la lettura ho più volte sperato che fosse tutto un invenzione, mi fa paura pensare che non ci sia fine alla cattiveria...è stato come un incubo rivivere i dolori di Chamed...avrei voluto abbracciarla fortemente... Penso che dovrebbero fare più pubblicità per far conoscere di più questo bellissimo libro.

    RispondiElimina
  2. Condivido pienamente il tuo pensiero Anna! Ho provato una tale angoscia nel pensare che ciò che era scritto nel libro era vero in tutta la sua crudeltà. Conta che questo libro non è alla sua prima pubblicazione. Se non ricordo male è già uscito un paio di anni fa con un altro editore più piccolo, ma credo sia passato abbastanza indifferente ai lettori. Facciamolo girare, per dare voce alla violenza sulle donne e per condannare non solo quest'ultima ma anche l'ignoranza della nostra società verso quelle persone che vengono considerate -e di fatto emarginate- come 'diverse'.

    RispondiElimina