domenica 16 febbraio 2014

Recensione: "Seduzione deliziosa" di Tara Sivec




"Ciao mi chiamo Claire Morgan e non desidero avere figli.(...)
Naturalmente ci sono sempre delle persone convinte di potervi far cambiare idea.
Si sposano, fanno un bambino, e poi vi invitano a casa 
aspettandosi che siate sopraffatte dall'emozione appena vedete il loro piccolo, 
nuovo miracolo.
In realtà voi vi guardate intorno notando che nelle ultime sei settimane
non hanno avuto tempo di pulire casa, 
sentite l'odore dei loro corpi che da un paio di settimane 
non hanno avuto il tempo di immergere nella vasca da bagno,
e le vedete alzare gli occhi al cielo 
quando chiedete loro quand'è stata l'ultima volta che hanno dormito una notte di fila.
Le osservate ridere a ogni ruttino, sorriso e scoreggia del neonato.
Riescono a parlare di cacca in ogni conversazione,
e a questo punto bisognerebbe chiedersi chi sia veramente il pazzo, voi o loro.
Poi ci sono le persone che giudicano la vostra insolenza come il frutto di qualche profondo, oscuro, misterioso problema con il vostro utero 
che vi fa sentire inadeguate e reagire eccessivamente, 
e riservano a voi e alla vostra vagina uno sguardo impietosito.(...)
Suppongo che sia troppo brusco dire che odio i bambini ora che sono madre, vero?
Non è che detesti mio figlio.
Semplicemente, non mi piacciono i figli degli altri,
quegli esserini piagnucolosi con la faccia sporca, il naso che cola e le mani appiccicose,
che urlano, vomitano, cagano, non dormono, si lamentano, litigano, strillano.(...)
Dicono che quando dai alla luce tuo figlio, 
la prima volta che lo guardi negli occhi te ne innamori all'istante
 e il resto del mondo scompare.
Dicono che credi che tuo figlio non possa commettere brutte azioni,
e che lo amerai incondizionatamente fin dal primo momento.
Bè, chiunque abbia messo in giro questa voce 
dovrebbe seriamente limitare la quantità di crack che fuma 
e smetterla di dire stronzate,
mentre le donne con la vagina ridotta come un panino al roast beef 
sono costrette ad andare in giro con indosso le mutande della nonna."




Claire vive con suo padre George e la sua tenera peste di quattro anni: Gavin. Liz -la sua migliore amica sin dai tempi del College- e il suo fidanzato Jim, sono la sua famiglia, le sono rimasti accanto in questi anni difficili e l'hanno sostenuta sempre, aiutandola come mamma single. Sì perchè Gavin non ha un padre, o meglio non lo conosce, e in fondo neppure Claire ha avuto modo di conoscerlo davvero, se non quell'unica notte a una festa studentesca in cui l'ha incontrato. Quando i loro sguardi si sono incrociati è stato folgorante, almeno per lei, un vero colpo di fulmine, e non sono stati i litri di birra che si sono bevuti dopo a convincerla a passare la notte con lui, bensì quella scintilla che le si era accesa dentro, che quel venerdì sera le aveva fatto battere così tanto il cuore, da donarsi a un perfetto sconosciuto. 
La mattina seguente però, la paura, la vergogna per ciò che era accaduto tra loro aveva avuto la meglio su di lei e l'aveva spinta ad andarsene dal letto che avevano condiviso, senza dire una parola, senza preoccuparsi neppure di sapere il nome del ragazzo che aveva preso la sua verginità. 
Forse lui l'avrebbe cercata, il Campus non era poi così grande se davvero avrebbe voluto rivederla, pensò tra sè Claire mentre lasciava l'edificio alle prime luci dell'alba, ma purtroppo passate le prime settimane, si rassegnò al fatto che aveva preso un abbaglio: per lui non era stata altro che l'avventura di una notte... un'avventura che tuttavia lei non ha potuto dimenticare con la stessa facilità, visto che esattamente nove mesi dopo il loro incontro, ha dato alla luce uno splendido e vivace bambino dagli occhi blu.




Sono ormai passati quattro anni da quella notte, eppure, nonostante Claire abbia provato a rifarsi una vita, non passa giorno in cui prima di andare a letto, non si chiede che fine ha fatto il padre di suo figlio e come sarebbero andate le cose tra loro se quella famosa mattina lei non fosse scappata da lui.
Ma improvvisamente la routine di Claire viene scossa dall'idea di Liz di realizzare finalmente il sogno che avevano entrambe sin dai tempi della scuola: comprare un negozio in centro per aprire ognuna una propria attività, ma mentre Liz fa la misteriosa con Claire sul suo progetto commerciale, Claire non ha dubbi, ha sempre desiderato aprire una pasticceria in cui realizzare tutti i suoi buonissimi dolci al cioccolato.
E se il destino avesse finalmente deciso di darle una seconda possibilità? Forse sarà proprio il fato a portare il cuore affranto di Carter da lei...e si sa, nulla accade per caso!





Il mio commento

"Seduzione deliziosa": il titolo di per sè può far pensare a un romanzo sensuale, ricco di passione... invece quella che ci vuole raccontare Tara Sivec è una storia sotto certi punti di vista piuttosto triste, almeno inizialmente, visto tutto ciò che la giovane protagonista deve affrontare: abbandonare il College e quindi rinunciare a una parte importante del suo futuro, per fare la ragazza madre. Tuttavia, ogni briciola di malumore e malinconia viene subito offuscata dal divertentissimo e tenerissimo Gavin e dal carattere spassoso e autoironico di Claire, che ci insegna a non prenderci troppo sul serio e a vivere la vita giorno per giorno. Se leggendo la sinossi del libro pensavate di trovarvi tra le mani un libro strappalacrime, beh avete sbagliato romanzo: comincerete a ridere sin dalle prime pagine e non smetterete fino alla fine! 
Se proprio vogliamo trovare un piccolo, ma piccolissimo "difetto" a questo splendido libro, possiamo definire la storia in sè un pò scontata perchè già da metà romanzo il lettore può intuirne il finale, ma il modo in cui l'autrice è riuscita a scrivere e a raccontare questa storia e a creare i suoi personaggi, compensa ogni cosa, regalandoci una lettura piacevolissima. Capitolo dopo capitolo non potrete fare a meno di ridere delle disavventure di Claire con la sua amica Liz e non vedrete l'ora di scoprire cosa combinerà nuovamente il piccolo Gavin con il tubetto del dentifricio... Assolutamente da leggere!




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