lunedì 27 gennaio 2014

Recensione: "Luna di miele a Parigi" di Jojo Moyes






Parigi, 2002


"Liv Halston si tiene saldamente al parapetto della Torre Eiffel,
(...) e si chiede se qualcuno abbia mai passato una luna di miele disastrosa come la sua.
(...) Laggiù, da qualche parte,
fra gli eleganti boulevard di Haussmann e i piccoli cortili,
i parchi dalle strutture geometriche 
e le rive della Senna dolcemente sinuose,
c'è suo marito.
Il marito che,
il secondo giorno della loro luna di miele,
le aveva detto che era davvero dispiaciuto,
ma avrebbe dovuto incontrare un persona in mattinata per una questione di lavoro.
(...) Lo stesso marito al quale aveva risposto che,
se fosse uscito da quella camera d'albergo,
avrebbe potuto andare al diavolo e fare a meno di tornare."
 


Parigi, 1912


"Ci sposammo a St Péronne (...),
affascinante e generoso, 
Edouard si comportò come lo sposo perfetto durante i tre giorni di festeggiamenti,
ma sapevo che non vedeva l'ora di sfuggire ai vincoli provinciali della Francia del Nord
e tornare a Parigi. (...)
-Sophie, ti presento Mimi Einsbacher,
una mia vecchia amica. 
Ha acquistato diversi dipinti e ha anche posato per alcuni ritratti dal vero.- (...)
-Congratulazioni per il vostro matrimonio. Edouard non mi aveva... messo al corrente.-
-Enchantée, Madame- dissi porgendole la mano.
Lei la strinse come se stesse maneggiando un pesce morto.(...)
-Vogliate scusarmi- dissi, rifugiandomi nell'atrio.(...)
Edouard salì le scale fischiettando. (...)
 -Te la sei portata a letto?- Evitai di guardarlo negli occhi 
mentre gli facevo questa domanda.(...)
Lui scosse leggermente la testa, come se la cosa fosse irrilevante.
-Può darsi- rispose.
E poi, visto che non dicevo niente, mi guardò serio.
-Sophie, sai che non ero un santo prima di incontrarti.-
-Lo so.-
-Sono semplicemente un uomo, e sono stato solo a lungo prima di conoscerti.- (...)
Perchè avrebbe dovuto importarmi di Mimi e delle altre come lei?, pensai.
Mi convinsi che non avevo motivo di preoccuparmi."




Liv, ventitrè anni, accetta di sposare David, l'uomo che crede sia quello giusto dopo soli tre mesi di fidanzamento e scappa in Italia per coronare il suo sogno in una piccola chiesa di Roma, lasciando suo padre e le sue amiche senza parole... ma mentre sogna una luna di miele fatta di passione, di letti sfatti e passeggiate al chiaro di luna sotto il cielo più romantico del mondo, lui la lascia da sola in città per un appuntamento di lavoro al quale proprio non può rinunciare, perchè per David rappresenta il sogno di una vita...




Sophie, commessa per La Femme Marchè, è una donna semplice e provinciale, come spesso viene definita dagli amici di Edouard, l'uomo che ha appena sposato e che ama con tutto il cuore, un artista scanzonato e di grande bravura, ma che non riesce mai a farsi pagare dai suoi committenti se non con mazzette di cambiali con cui non può pagare l'affittto.Un uomo appassionato e insaziabile come lo definiscono le sue modelle divenute ormai ex amanti dopo il loro matrimonio, ma sarà poi davvero così? 




Più di cento anni intercorrono fra le storie di Liv e Sophie, 
ma le due giovani mogli sembrano essere accumunate dagli stessi tragici dubbi:
 avrò fatto la scelta giusta? 
Sarà davvero l'uomo che vorrò avere per sempre al mio fianco? 
Perchè si sa, l'amore è fatto di gioie e dolori, di luce e di ombre 
e ogni rosa, per quanto splendida possa essere, 
a volte nasconde delle spine che possono inaspettatamente ferire.





Il mio commento

Dopo il grande successo di "Io prima di te" torna Jojo Moyes, con questo nuovo brevissimo romanzo, uscito solo come ebook in Inghilterra nel 2012, prequel dell'attesissimo "La ragazza che hai lasciato" in pubblicazione per Marzo 2014. Due storie molto diverse, due donne apparentemente forti e indipendenti, che sfidano tutto e tutti per coronare il loro sogno d'amore, sposando in brevissimo tempo quelli che  considerano uomini ideali. Ma il marito perfetto, l'amore perfetto esiste davvero? O forse è solo l'infatuazione iniziale a renderli tali agli occhi innamorati delle loro spose?
L'autrice riesce a raccontarci in poco più di novanta pagine il crescere di due storie d'amore che seppur così lontane fra loro, ci parlano entrambe di forti sentimenti, di passioni e gelosie.Perchè un matrimonio non è una favola che si può trovare sfogliando un libro di storie, ma è un grande amore fatto anche di compromessi e sacrifici, soprattutto per delle giovani coppie come loro che ancora devono imparare a conoscersi davvero. Dinamica, senza per questo risultare troppo impegnativa per la lettura, l'alternanza continua della voce narrante all'interno della storia -quella attuale di Liv, contrapposta a quella storica di Sophie e la sua Parigi della Prima guerra Mondiale-. Il romanzo ovviamente è solo un'introduzione alla vera e propria storia che sono sicura troveremo in "La ragazza che hai lasciato", perciò l'autrice lascia volutamente il lettore sulle spine fino alla fine e... oltre. Non ci resta quindi che aspettare pazientemente l'uscita in libreria del secondo romanzo della Moyes per scoprire insieme all'autrice cosa il destino abbia in serbo per loro...

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