domenica 23 ottobre 2011

La saga di Sookie Stackhouse continua: Resa dei conti mortale


Torna Charlaine Harris a deliziare i suoi numerosi lettori con l'undicesimo capitolo di questa che è diventata una delle saghe più seguite e amate in tutto il mondo e da cui vi ricordo -per quei pochi che ancora non lo sapessero- è stata tratta la serie televisiva "True Blood".



Attenzione Spoiler!

Eccoci nuovamente a Bon Temps. Cos'è cambiato nella vita della cameriera telepate più desiderata e odiata della Luisiana? Beh, Sookie è sempre innamorata e "sposata" con l'affascinate vampiro vichingo Eric, vive con suo cugino Claude e il suo prozio Dermot, che ormai si sono stabiliti definitivamente in casa sua e lavora sempre al Merlotte's, il bar di Sam, il suo amico mutaforma.


Ma può essere la sua, una vita serena e tranquilla?
Assolutamente no! Altrimenti non si chiamerebbe più Sookie Stackhouse...

Strani incidenti si verificano al Merlotte's: prima una bomba incendiaria che per fortuna non reca eccessivi danni nè al bar nè ai clienti, tranne obbligare Sookie a un nuovo taglio di capelli, viste le bruciature riportate nel tentativo di spegnere l'incendio; poi dei tipi poco raccomandabili strafatti di sangue di vampiro fanno irruzione nel locale sconvolgendo una serata tranquilla, una delle tante, visto lenorme e tempestivo calo di clienti dovuto alla grande rivelazione della comunità dei mutaforma, che nonostante l'esempio dei vampiri, non viene accolta in città con lo stesso entusiasmo.

Forse qualcuno vuole manifestare a Sam un eccessivo disappunto nei suoi confronti, oppure, il fatto che in entrambe le occasioni Sookie fosse presente al lavoro, non è stata una casualità?
La nostra protagonista arriva a un'amara conclusione: qualcuno la vuole morta, ma chi? Forse Victor Madden, nuovo reggente, nonché rappresentante per la Luisiana di Re Felipe... in fondo lui aveva già provato in passato a eliminare Sookie e Pam -la vampira braccio destro di Eric- inviando due dei suoi vampiri più fidati a fare il lavoro sporco per lui, ma il piano era andato rovinosamente in fumo -come i corpi dei suoi due scagnozzi- a cui Pam e Sookie avevano dato il benservito. Tuttavia qualcosa non torna: Eric ha legato a sé Sookie come sua moglie umana proprio per garantirle la massima protezione, quindi il suo ruolo di consorte la rende "intoccabile" agli occhi di ogni vampiro e quindi anche a quelli di Victor...

Allora chi la può odiare a tal punto da volerla togliere di mezzo?

Nel frattempo il rapporto con Eric si fa teso, quando Sookie si rende conto che il suo fidanzato vampiro le sta nascondendo qualcosa di importante e che sicuramente la riguarda. Basta segreti! Sookie è stufa di vivere nell'ignoranza di ciò che l'aspetta domani.

Troppe domande affollano la mente della nostra eroina: il suo ex amante Bill torna a farsi vivo con lei, il legame tra Eric è Pam si incrina mentre i due pensano a come eliminare Victor senza scatenare le ire del Re e cosa ancora più importante, qual è la vera ragione della presenza dei suoi parenti fae -Claude e Dermont- nella sua casa? C'è forse qualcosa che i due le stanno nascondendo?

Lo scopriremo presto nei prossimi due attesissimi libri che concluderanno la serie e che tutti i lettori sperano, riusciranno a darci le risposte che abbiamo cercaro finora in ogni capitolo letto.



Il mio commento


Una Charlaine Harris come sempre sorprendente, che riesce, con la sua scrittura dinamica e avvincente, a tenere i suoi lettori incollati alle pagine, divorando con estrema facilità ogni capitolo.
Lo stile della Harris è come sempre accattivante e incalzante: sappiamo già che ogni giornata trascorsa a Bon Temps "insieme" a Sookie, si rivelerà sempre molto movimentata e regalerà nuove sorprese più o meno piacevoli. Interessante come sia evoluto il personaggio di Sookie nella serie, da cameriera complessata e spesso ingenua, a donna e compagna di un vampiro, pronta a tutto, anche a uccidere senza rimorso chiunque cerchi di fare del male alle persone che ama. La sopravvivenza per lei, ora viene prima di tutto, anche della propria morale cristiana.
Con piacere ritroviamo anche la figura del vampiro Bill, sempre e comunque devoto alla sua ex umana che ancora non riesce a dimenticare. Per i fan della coppia Sookie-Eric, sarà emozionante vedere l'evolversi della loro relazione, visti i molti ostacoli che si presenteranno lungo la strada...

Non ci resta altro che aspettare con ansia la pubblicazione degli ultimi due libri, ma intanto che ne dite di fare due chiacchere con colei che nutre tutte le nostre speranze e accende i nostri sogni? Diamo un caloroso benvenuto alla bravissima Charlaine Harris, intervistata per l'occasione dalla mia collaboratrice Annarita Guarnieri, nonché sua traduttrice ufficiale per la Delosbooks.


L'intervista


Sono orgogliosa di poter essere qui con Charlaine Harris -una scrittrice che non ha bisogno di essere presentata- membro autorevole della Mystery Writers of America e della American Crime Writers League, nonché autrice di numerosi romanzi tra cui le due più famose serie urban fantasy che hanno raccolto il consenso dei lettori di tutto il mondo: la storia della sensitiva Harper Connelly e la saga di Sookie Stackhouse da cui è stata tratta la celebre serie tv True Blood.



Charlaine benvenuta in Italia! Noi del Gloria's Literary Cafè siamo onorati di averti qui come nostra ospite e io in prima persona sono felice di poter fare quattro chiacchere con te. Mi sono divertita moltissimo a tradurre i tuoi libri e sono contenta di poterti finalmente conoscere di persona! La prima domanda che voglio farti riguarda la tua carriera di scrittrice: come sei arrivata ad essere un'autrice mistery e fantasy di fama mondiale e com'è nato il tuo “amore” per questi generi letterari? E cosa ti ha spinta a passare dal mystery puro (Aurora Teagarden, Lily Bard), a un genere più “misto”?
-Il fatto di “avere fama mondiale” è per me tuttora una grande sorpresa, e credo continuerà a esserlo. Ho cominciato a scrivere mystery perché è il genere che ho sempre amato leggere e sapevo di avere dentro di me misteri di cui scrivere. Sfortunatamente, anche se lavoravo molto duramente per scriverli, le vendite rientravano solo nella media, e sapevo che se volevo dare una spinta alla mia carriera dovevo tentare qualcosa di diverso. Dopo lunga riflessione, mi sono resa conto di aver sempre voluto scrivere un libro con elementi soprannaturali, quindi ho deciso di scrivere di una cameriera che usciva con un vampiro.

Parliamo del tuo primo ciclo fantasy basato sulle vicende di Sookie, una semplice cameriera di Bon Temps, in Luisiana, con la capacità di leggere nel pensiero. La prima cosa che ovviamente colpisce è il concetto di “convivenza” tra il mondo umano e quello soprannaturale dei vampiri, con il desiderio di questi ultimi di integrarsi nella nostra società. Com'è nata l'idea che ha ispirato questa serie?
-L’intera idea si è basata su un “e se?” La Rice ha scritto dell’interazione fra umani e vampiri, e lo ha fatto anche Laurell K. Hamilton, e i loro libri erano del tutti diversi gli uni dagli altri. Ho pensato che forse anch’io potevo scrivere qualcosa di diverso. Cosa succederebbe se i vampiri cercassero di diventare cittadini degli USA? Cosa dovrebbero fare per persuadere i cittadini che i vampiri non devono dissanguare gli umani per sopravvivere? Dovrebbero avere una fonte alternativa di cibo. La costruzione di tutto il mondo di Sookie è partita da lì.

Tutta la serie è improntata a una deliziosa ironia: tutte le tematiche dell’horror e del fantasy -vampiri, lupi mannari, menadi, mutaforme- vengono rivisitate in una chiave unica, umoristica e perfino dissacrante. A cosa è dovuto questo diverso “approccio” a questi due generi?
-Questo è derivato dal mio tentativo di cambiare completamente le mie abitudini nello scrivere. Per lo più, avevo sempre represso il mio umorismo, e ho pensato che questo fosse il momento giusto per lasciarlo affiorare.

Parliamo dei personaggi. Qual il tuo preferito, quello che hai sentito più “tuo”?
-Sono tutti mie creazioni, quindi non è detto che io abbia necessariamente nei loro confronti gli stessi sentimenti dei lettori. Quasi tutti i miei personaggi hanno lati positivi e lati negativi. Credo che finora Debbie Pelt sia la persona peggiore che io abbia mai creato.

Come hai accolto l'idea che i tuoi libri diventassero una serie tv per la HBO? Anche se il telefilm ha comunque preso strade diverse e ben differenti, scostandosi dalla trama originale. Cosa ne pensi al riguardo? È stata una scelta voluta da entrambe e parti, e sei soddisfatta dei risultati?
-Naturalmente, mi sono sentita molto eccitata quando Alan Ball si è mostrato interessato ai libri. I cambiamenti non sono stati apportati dall’HBO, ma dallo staff di scrittori di Alan, che è una sorta di entità a se stante. Mi piace non sapere cosa succederà , in questo modo la serie televisiva non mi risulta mai noiosa.

Ho qui sulla scrivania, l’undicesimo volume della saga di Sookie, “Dead Reckoning” -Resa dei conti mortale"-. Corre voce che tu abbia in cantiere ancora due volumi della serie, ma non si sa bene di cosa si tratti. Possiamo aspettarci altri due romanzi oppure ha ragione chi sostiene che si tratterà di due antologie di racconti?
-Sono vere entrambe le cose. Scriverò altri due romanzi su Sookie, e sto anche lavorando ad altre due antologie, con il mio amico Toni L.P. Kelner. Inoltre, in settembre è uscito qui negli USA il Sookie Companion. Credo che sia una grande e utile aggiunta ai libri.


Qui in Italia mesi fa è stato pubblicato da Delosbooks il tuo 4° ed ultimo libro di Harper Connelly. Cosa ti ha ispirato a scrivere le avventure di un personaggio particolare come Harper? Tu credi quindi alla sensitività di certe persone nel comunicare con i morti, con l'Aldilà?
-Mi interessavano gli effetti dei fulmini, e nello specifico gli effetti da essi avuti sulle persone sopravvissute all’esserne state colpite. Quell’interesse ha costituito la base per i libri relativi a Harper Connelly. Ho una maggiore tendenza a credere in quel talento che nella maggior parte delle cose soprannaturali, ma non ne sono del tutto convinta.


Sappiamo già che la serie di Harper Connelly è da considerarsi conclusa, e che per il momento non intendi riprendere quella di Aurora Teagarden, la tua serie gialla di prossima pubblicazione in Italia, che ha come protagonista la bibliotecaria Aurora (Roe) Teagarden. Cosa puoi dirci dell’altra tua serie gialla, che ha come protagonista Lily Bard, domestica dall’oscuro e drammatico passato?
-A dire il vero, mi piacerebbe scrivere un altro libro su Aurora Teagarden, ma non ne scriverò mai un altro su Lily. Ho detto tutto quello che avevo da dire sul suo conto, e la sua breve apparizione in “Dead Reckoning” è stato il mio modo di congedarmi da lei.


Ultima domanda, ma non per questo meno importante delle altre: ora che si è conclusa questa serie e quella di Sookie sta arrivando anch'essa all'epilogo, quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi anticipare qualcosa ai lettori italiani?
-Spero che mi verranno altre idee per libri da scrivere… il mio piano è tutto qui. Sarà strano scrivere di qualcosa di diverso, ma credo che mi piacerà sognare e creare nuovi mondi.


Charlaine grazie per il tempo che ci hai dedicato. Spero sia stata un'esperienza piacevole per te come lo è stata per tutti noi. Ti faccio i miei migliori auguri per i tuoi prossimi lavori che sono sicura riscuoteranno come sempre un grande successo tra i lettori e spero tornerai presto a parlarcene! Un grande abbraccio a nome mio, di Gloria e di tutti i tuoi fan italiani che da sempre ti seguono con affetto.
-Grazie di cuore. Apprezzo molto i miei lettori italiani, e spero che voi tutti troverete di vostro gradimento i miei libri su Sookie e anche gli altri miei romanzi.

-Traduzione a cura di Annarita Guarnieri-


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