domenica 8 maggio 2011

Recensione "Muori per me" Karen Rose





Nessuno è capace di ritrarre la mente distorta di un serial killer meglio di Karen Rose. Un romanzo che vi farà tremare dalla paura e dal desiderio.

Romantic Times –




Il romanzo

Philadelphia. Il ritrovamento casuale di una fossa comune in cui è seppellito un numero imprecisato di cadaveri getta nel panico la polizia locale. Tanto più che questo cimitero innevato sembra il disegno folle e machiavellico di un serial-killer: Oltre alle fosse in cui giacciono le vittime, infatti, ve ne sono altre ancora vuote, segno evidente che l’opera dell’assassino è tutt’altro che completa. Inizia così una corsa contro il tempo sulle tracce di uno psicopatico, che non si limita a uccidere, ma tortura le sue vittime seguendo agghiaccianti tecniche medievali, le stesse usate dell’Inquisizione.

Vito Ciccotelli, carismatico detective di origini italiane, e Sophie Johansen, archeologa specializzata in storia medievale, si trovano a collaborare per risolvere uno tra i casi più scottanti mai capitati tra le mani della polizia di Philadelphia. Vito è bello nella tipica accezione mediterranea: alto, bruno, dai gesti decisi e le spalle solide, in grado di ispirare fiducia e sicurezza perfino alla fragile Sophie, splendida valchiria dagli occhi di ghiaccio, tanto bella quanto complicata, custode di inconfessabili segreti.

L’orrore dei crimini non riesce in alcun modo a impedire che tra Vito e Sophie nasca una violenta passione, a tratti tenera, a tratti tormentata e misteriosa.

Cosa si nasconde nel passato di Sophie? Perché la ragazza, pur attratta da Vito, cerca in ogni modo di allontanarlo?

La storia prenderà una piega inaspettata nel momento in cui il fantomatico serial-killer sceglierà l'ultima pedina del suo macabro gioco di morte. A chi è destinata l'ultima fossa? Chi sarà la prossima ed ultima vittima? Spetterà a Vito scoprirlo mentre il tempo passa inesorabile...


Una nuova appassionante serie



Muori per me -Die for me- di Karen Rose, scrittrice statunitense tra le più amate e prolifiche, è il primo romanzo della trilogia “Daniel Vartanian”, che prende il nome da uno dei personaggi, ricorrente in tutti e tre i libri. I capitoli successivi, Scream for me e Kill for me, non sono ancora stati pubblicati in Italia, ma hanno riscosso un enorme successo oltreoceano. Li accomuna una miscela esplosiva di romance e thriller, perfettamente dosati in trame avvincenti, in grado di catturare fin dalle primissime pagine.


Il commento di Rossella

L’autrice, Karen Rose, con questo romanzo riesce a intrecciare in modo impeccabile un ottimo thriller – in stile Stieg Larsson, tanto per citare il più famoso – con un romance di tutto rispetto, alternando scene romantiche e passionali a momenti di pura suspance. La Rose va perfino oltre, osando un paio di scene di sesso piuttosto spinte e dettagliate, prive però di qualsiasi traccia di volgarità, che non potranno certo passare inosservate alle amanti del romance più puro! La sintesi tra queste due anime così diverse è perfetta al punto che sembrano quasi completarsi a vicenda.

La trama principale si ramifica in più storie differenti, apparentemente estranee l’una all’altra, alcune delle quali sono false tracce in grado di depistare abilmente il lettore, proprio come accade nel giallo classico. La Rose è una burattinaia esperta, in grado al momento giusto di tirare le fila delle vicende narrate per incastrarle in un puzzle perfetto, in cui nulla viene lasciato al caso e ogni tassello è un’importante passo avanti nella comprensione del diabolico piano dell’assassino. Toccherà al detective Vito Ciccotelli dipanare una matassa di indizi che portano a una personalità folle, complessa ed estremamente pericolosa, che metterà in pericolo anche la vita del nuovo amore di Vito, la bionda archeologa Sophie, personaggio forse un po’ troppo stereotipato, che riesce però ugualmente a coinvolgere e a svolgere più che degnamente il ruolo di eroina indipendente e anticonformista che la Rose sembra averle affidato.

Una narrazione eccellente, sintetica ed evocativa, che sa regalare la giusta dose di pathos e apprensione tenendo il lettore sul filo del rasoio soprattutto nel finale, quando la situazione precipita e poche ore in più o in meno possono fare la differenza. Un libro che piacerà moltissimo sia ai fan della Cornwell sia a quelli del giallo svedese -tanto di moda ultimamente- soprattutto per l’approfondimento psicologico dei personaggi, molto credibile, e per la naturale umanità dei caratteri. L’elemento innovativo rispetto a questi ultimi è senza dubbio l’approfondimento della storia d’amore tra i protagonisti, perfettamente incastrata all’interno della trama. L’autrice dimostra inoltre una capacità non comune di esplorare le sfumature più oscure della mente umana, fondendo abilmente terrore e sensualità, coraggio e passione, crudeltà e tenerezza. Il romanzo risulta intenso, godibile ed emozionante, adattissimo alla lunga estate che si prepara ma anche alle piovose serate di primavera da passare in casa… ovviamente in attesa dei prossimi capitoli della serie!

L'autrice

Karen Rose vive a Washington con il marito, suo grande fan, che l’ha incoraggiata e convinta a pubblicare il primo romanzo. Prima di cominciare a scrivere, infatti, la Rose lavorava come ingegnere, e come lei stessa afferma: “Avevo la testa piena di scene e di immagini, tanto che non riuscivo a concentrarmi sul mio lavoro, e così ho cominciato a scriverle. Tutto è cominciato per divertimento, ma presto mi sono resa conto di non poterne fare a meno”. È una delle autrici di romantic suspense più famose e prolifiche (oltreoceano ha all’attivo decine di romanzi) e da anni è presente nelle classifiche più prestigiose del mondo: The New York Times, Usa Today, Sunday Times, Der Spiegel.


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